State cercando un posto dove mangiare a Caprarola? Uno dei posti che consigliamo è sicuramente l’Agriristoro Antica Cantina.
Qui la cucina tradizionale laziale si unisce ai prodotti tipici della Tuscia, in particolare alle coltivazioni di questa zona: noccioleti, castagneti e uliveti.
Se si cerca un’esperienza autentica e una cucina tipica in una fascia di prezzo media, questo è il posto giusto!
La location dell’Antica Cantina a Caprarola
Il locale dove nasce L’agriristoro rappresenta una cantina risalente ai primi del ‘900, che dapprima era utilizzata per “l’ammollo della castagna” e successivamente per la trasformazione dell’uva in vino e la sua conservazione.
Il locale è caratterizzato da volte a padiglioni e a tutto sesto con grotte scavate nel sottosuolo di Caprarola, ed inoltre da cisterne in muratura per lo stoccaggio del vino, ancora visibili attraverso i vetri collocati sul pavimento.
La parte storica del locale è sicuramente quella più affascinante e mangiare a Caprarola in questo agriristoro fa scoprire usanze e tradizioni passate.
C’è anche un’area esterna, dove si può mangiare in estate, anche se non si tratta di un vero e proprio luogo all’aperto. Rimane però un posto molto luminoso dove mangiare in giornate primaverili ed estive.
Il punto forte di questo locale è sicuramente il buon rapporto qualità-prezzo: la scelta in carta è ampia e i prezzi non sembrano aver risentito dell’aumento che spesso vediamo in altri ristoranti, nonostante la qualità sia rimasta sempre la stessa.
L’esperienza consigliata da Tusciando all’Antica Cantina a Caprarola
Da dove iniziamo?
Sicuramente dall’antipasto!
Scegliamo quello della casa: l‘antipasto Antica Cantina, dove ci sono salumi e formaggi ma anche pane con nocciole. Non è il solito tagliere, è molto più sfizioso. E ci aggiungiamo anche il cartoccio di fritti: lo consigliamo soprattutto per le patate a chips fatte da loro.
Per i primi c’è davvero tantissima scelta in menù. Trovandoci a Caprarola non possiamo fare altro che scegliere piatti con prodotti tipici di questa zona. Vi consigliamo quindi la zuppa di ceci e castagne o di funghi e castagne, ma anche le fettuccine alla nocciola con ragù di coniglio.
Anche i funghi porcini si trovano nella zona dei Monti Cimini: e allora approfittiamo per ottime tagliatelle.
Consigliamo anche i “cuori cacio e pepe”: la tradizione laziale si unisce qui alla granella di nocciole. Nel menù ci sono diversi primi a base di grano saraceno: noi proviamo gli scialatielli con pistacchi e speck.
Anche per i secondi c’è tantissima scelta. Noi optiamo per una tagliata e per lo stinco al forno: bisogna aspettare qualche minuto in più ma ne vale veramente la pena!
Chiudiamo con un dolce. Versione classica o tusciosa? Tiramisù alle nocciole e tortino dal cuore caldo con granella di nocciole: siamo qui a provare i gusti della Tuscia e siamo venuti a mangiare a Caprarola, patria delle nocciole, quindi scegliamo ancora volta la produzione locale.
Qualche info aggiuntiva per chi vuole raggiungere l’agriristoro: non c’è un parcheggio privato, quindi bisogna sostare nei dintorni o a pagamento nella piazza Martiri della Libertà, dove si arriva facilmente. Se si raggiunge dopo la visita a Palazzo Farnese si deve percorrere tutta la Via Dritta.
Cosa vedere a Caprarola
Caprarola è un piccolo borgo, caratterizzato da una via centrale che divide in due il paese: a destra e sinistra un dedalo di viuzze e case antiche, con scalette esterne e balconcini tutti da scoprire.
Cosa vedere a Caprarola e nei suoi dintorni?
- Palazzo Farnese e i suoi giardini. Bellissimo e imponente, domina il bordo. Fu costruito tra il XV e il XVI secolo come dimora signorile dei Farnese, con funzione difensiva. Affreschi, statue, dipinti antichi e poi la Scala Regia, opera rinascimentale del Vignola lasciano a bocca aperta il visitatore. La visita si conclude con l’accesso ai giardini, splendido esempio di parco tardo-rinascimentale, dove passeggiare tra fontane, siepi e alberi.
- La Riserva Naturale del Lago di Vico. Si tratta di un’area protetta tra i Comuni di Ronciglione e Caprarola. Qui si possono trascorrere ore di relax lungo la spiaggia del lago, o si può mangiare nei numerosi ristorantini che vi si affacciano. Per gli amanti del trekking e della bici, ci sono vari percorsi mappati in tutta questa zona.
- Trekking sul Monte Venere. In autunno e inverno è luogo dove scoprire il foliage della Tuscia, in estate si trasforma in luogo fresco riparato dal sole in cui immergersi. Diversi sentieri (tra cui il “Sentiero Natura”) partono dal parcheggio in località Canale e uno arriva nella parte alta del Monte.
- Viterbo. Una visita alla Città dei Papi è d’obbligo se passate da queste parti. Particolare attenzione da dedicare alle dieci fontane monumentali, ascrivibili a un periodo che va dal ‘200 al ‘600 e al quartiere medievale San Pellegrino. Oltre ovviamente ad una visita al Palazzo Papale e al Duomo, i monumenti più famosi della cittadina.