Le cosiddette “vie cave” etrusche sono tra le più stupefacenti testimonianze delle nostre lontane origini. Un passato di cui restano queste eccezionali opere, al cui richiamo è difficile sfuggire.
Le “vie cave” o “tagliate” etrusche sono impressionanti opere megalitiche realizzate, probabilmente, con lo scopo di sacralizzare speciali luoghi del territorio.
Ciclopici corridoi nelle viscere della terra
Le vie cave sono dei ciclopici corridoi di grandi dimensioni, scavati e tagliati con cura minuziosa nella roccia vulcanica della Tuscia, profondi fino a venti metri e anche di più, larghi intorno ai tre metri e lunghi molte centinaia di metri.
Il percorso, stretto tra alte e spioventi pareti, è curvilineo: l’impressione è quella di entrare in un varco nelle viscere stesse della madre-terra.
Nella Tuscia
Le profonde e ombrose vie cave sono qualcosa di unico, che troviamo solo nell’Etruria rupestre degli Etruschi, per la maggior parte nella zona della Tuscia di Viterbo.
Un dato spesso ricorrente, che può forse spiegarci la loro funzione, è che sono sempre posizionate presso una necropoli. Sicuramente vennero utilizzate come “percorsi sacri”, vie sacre per il culto, nell’ambito delle processioni e delle ritualità funerarie.
Nel sottosuolo
Il fatto di essere semisotterranee permettono di riavvicinare fisicamente l’uomo allo spazio del sottosuolo, sede degli dei della terra e degli antenati. E un’affascinante collegamento può essere quello del mito etrusco più famoso, quello di Tages.
Il mito di Tages
Si racconta, infatti, che un giorno un contadino etrusco di nome Tarchun stava arando un campo. Improvvisamente, da un solco nella terra, balzò fuori una strana figura: aspetto di bambino ma con un linguaggio di vecchio sapiente, che proprio per questo forte contrasto provocò lo stupore di Tarchun stesso. Si trattava del divino Tages che donò agli Etruschi la “rivelazione” dell’etrusca disciplina.
Un’esperienza emozionante in zone impervie
Percorrere una via cava è un’esperienza emozionante, un percorso oscuro nel cuore della terra vulcanica della Tuscia etrusca. Solo in alto, in cima alle pareti, filtra la luce del sole, quel tanto che basta per rischiarare la penombra del percorso.
Nel territorio della Tuscia di vie cave ce ne sono molte, essenzialmente ogni zona funeraria rupestre ne ha una. Spesso in zone impervie o di difficile passaggio, trovarle è fare un vero e proprio percorso fuori rotta. A questo si aggiunge la forte deperibilità del tufo, che rende spesso pericolanti le pareti in quelle zone dove non si effettua manutenzione o messa in sicurezza. E per questo motivo bisogna sempre fare attenzione quando si cammina in questi luoghi, ma il viaggio sensoriale attraverso le pareti di tufo è qualcosa di indescrivibile.
Ph: Francesca Pontani