Campo di lavanda nella Tuscia: dove trovarlo? È una delle domande che ci vengono poste più di frequente! Se Tuscania può essere considerata la patria della nostra Provenza, di certo non mancano nella Tuscia altre sperimentazioni.
Abbiamo scoperto un campo di lavanda sul Lago di Bolsena, un progetto tutto al femminile che vogliamo raccontarvi.
Immaginate di unire il celeste del cielo, il blu dell’acqua e il viola di un campo di lavanda: siamo a Gradoli, vicino alla riva del Lago di Bolsena. In questa splendida location prende vita il campo di lavanda Lava’ Lavandavallivita, un progetto voluto dalle tre sorelle Stella, Anna e Elisa.
Il nome lo scelgono loro, è un po’ uno scioglilingua. Infatti Valli Vita è la zona in cui sorge questo nuovo campo di lavanda della Tuscia. Uniamolo alla parola “lavanda” ed ecco che nasce Lava’, accompagnato da un logo colorato che richiama subito il colore intenso della lavanda.
Siamo andate a trovarle e a farci una chiacchierata per scoprire com’è nata l’idea e quali sono i progetti futuri.
Stella ci accoglie con un gran sorriso, poi arrivano anche Anna e Lisa. Hanno preparato per noi un piccolo aperitivo in una location fantastica. Un piccolo assaggio di quello che potrà diventare questo campo.
Troviamo tre ragazze solari, piene di voglia di fare e super ottimiste! Continuate a leggere e scoprirete il perché.
Come nasce l’idea di un campo di lavanda sulle rive del Lago di Bolsena
Chiediamo com’è nata l’idea di un campo di lavanda nella Tuscia, ma nella zona del Lago di Bolsena: “Qui c’era un vigneto di aleatico, un vino di questa zona, che è stato poi dismesso. Il terreno però non poteva rimanere incolto. Da qui nasce l’idea di fare qualcosa che potesse essere un valore aggiunto per l’Agriturismo (Casa Laggiù). Perchè non piantare la lavanda? Di campi in questa zona non ce ne sono, i più vicini sono a Tuscania. Siamo vicini al lago, con una vista invidiabile, in una location bella anche quando la lavanda non è in fiore”.
E poi Lisa ci racconta quel momento di due anni fa, quando nel periodo di Pasqua sono andate a prendere le piantine di lavanda direttamente a Varese. “Noi volevamo assolutamente una lavanda di qualità, e quella officinale è la più pregiata. Volevamo distinguerci dagli altri, avere un prodotto unico. Ci siamo messe alla ricerca delle piantine”. Ma non è stato facile come sembra: “C’era la possibilità di comprare le talee, ma c’era da aspettare molto tempo. Cercando ancora abbiamo trovato le piantine a Varese. Erano piccolissime, di soli 2-3 cm compreso il vasetto. Anche chi ce le ha vendute era scettico sul viaggio che avrebbero dovuto affrontare. È stato un rischio e un investimento, che però ci ha ripagate.”
E così sono state piantate le 9000 piantine, tra lo scetticismo del papà delle ragazze, che si occupa anche dell’Agriturismo Casa Laggiù, e la speranza di vederle crescere. “Le piantine sono state piantate a mano ed è stata messa la paccia matura il giorno di Pasqua, dopo una ricerca disperata per trovare qualcuno che lavorasse il terreno. Tutto questo per cercare di salvare tutte le piantine. Un lavoro faticoso, ma quando vedi la lavanda fiorita dimentichi tutto“.
Un campo di Lavanda officinale a Gradoli: la qualità più pregiata
La prima fioritura doveva essere quest’anno, ma già dopo qualche mese essere stata piantata, la lavanda a sorpresa ha iniziato a fiorire: “Non ce lo aspettavamo, ma la fioritura ci ha permesso la raccolta e la realizzazione dei primi prodotti con l’olio essenziale. Quest’anno eravamo più preparate e abbiamo iniziato a pensare a qualcosa di più”.
Ma quali sono i prodotti che vengono realizzati con il raccolto di lavanda? “Olio essenziale, idrolato di lavanda, balsamo per labbra, saponette, crema mani, crema corpo e scrub per il viso. Ma questo è solo l’inizio, cercheremo di fare anche altri prodotti”.
E poi passiamo all’uso che se ne può fare in cucina: “La lavanda officiale è anche edibile, quindi si possono fare dolci, come i biscotti o il gelato, per esempio. Abbiamo provato a fare il liquore, tra un mese avremo i primi risultati”. Le saponette sono piaciute tantissimo, con i fiori nella confezione. Invece a Natale avevamo fatto le box: potevi aggiungere i prodotti che volevi e creare il tuo regalo su misura.”
Infine parliamo del terreno vulcanico, che è l’ideale per molte colture: “Non abbiamo fatto studi particolari sul terreno. Sapevamo che la lavanda vuole un terreno drenante, come questo. E che nella zona di Gradoli vengono prodotti un olio e un vino spettacolari, quindi abbiamo fatto questa scommessa.”
Lava’: i progetti futuri
E dopo questa prima stagione in cui questo nuovo campo di lavanda nella Tuscia si è fatto notare, vogliamo sapere quali sono le aspettative dei prossimi mesi.
Scopriamo che tra i progetti futuri c’è quello di creare eventi aperti al pubblico: “Questa estate è stato organizzato un evento privato“, racconta con entusiasmo Lisa “e c’è stata una buonissima risposta da parte di chi ha partecipato. Quindi tra i progetti futuri c’è sicuramente quello di aprire il campo al pubblico. Ci stiamo lavorando…”
E ancora: “Vorremmo avere un nostro laboratorio così da poter realizzare noi stesse il prodotto finito”. Infatti al momento la lavanda viene distillata a Sorano, mentre i prodotti vengono fatti a Viterbo.
Ci salutiamo con un in bocca al lupo e con la voglia di tornare in autunno, aspettandoci tante novità.
Dopo la visita a Lava’ siamo tornate a casa a testare i loro prodotti. Oltre ad essere profumatissimi di lavanda, hanno un’ottima qualità. La lavanda è una pianta fantastica, ha mille usi e può essere impiegata davvero in tanti modi.
Ci auguriamo che anche altre persone scoprano come noi questi prodotti e questo campo, perchè è un progetto virtuoso che fa bene al territorio.
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