La primavera è alle porte e si avvicinano anche i giorni di festa della Pasqua. Se non sapete dove andare o cosa fare, vi diamo qualche idea per trascorrere Pasqua e Pasquetta nella Tuscia.
Il territorio viterbese, con i suoi borghi e la sua natura, offre tantissime possibilità di svago e divertimento sia a chi vive già qui, sia a chi vuole organizzare un weekend fuori.
Abbiamo raccolto le principali manifestazioni che si svolgono nella Tuscia nel periodo pasquale, insieme a qualche suggerimento per vivere al meglio queste giornate, vivendo un’esperienza unica.
1) Tour dei borghi più belli del viterbese
La Tuscia viterbese, ma anche quella romana (che si estende verso i territori di Tolfa e Allumiere) offre tantissimi borghi da visitare in questi giorni di festa. Vi consigliamo quelli che prevedono sia una passeggiata nel borgo, sia una scampagnata in natura. Una delle caratteristiche che rendono unica la Tuscia, infatti, è proprio la vicinanza tra borgo e paesaggio rupestre, da cui partono sentieri e percorsi.
Parco Archeologico di Sutri
Iniziamo con il Parco Archeologico di Sutri. A qualche decina di km di distanza da Roma, si trova questa zona in cui la natura di unisce alla storia antica degli Etruschi e delle popolazioni che li hanno succeduti. Meritano una visita l’anfiteatro e il mitreo, ma anche il “percorso natura” che circonda la zona rupestre. Per concludere vi segnaliamo la visita a Villa Savorelli e ai suoi giardini, ma anche al Bosco Sacro, da cui si vede l’anfiteatro dall’alto e una bella vista sul borgo di Sutri, rinominato uno dei “borghi più belli d’Italia”.
Corchiano e le forre
Un altro luogo da esplorare è la zona di Corchiano con le sue forre. Il piccolo borgo si trova nell’Agro Falisco, la zona a nord di Roma e a sud-est della Tuscia. Qui potrete passeggiare tra gli stretti vicoli e affacciarvi dal belvedere sulla vallata. Merita una sosta la pasticceria-panetteria Isanti, dove potrete fermarvi per una colazione o una merenda e gustare dei dolci di altissima qualità.
Il sentiero delle fiabe a Sant’Angelo di Roccalvecce
Un itinerario a tappe è quello che invece attraversa i borghi di Roccalvecce, Celleno e Sant’Angelo. Viene definito il “Sentiero delle Fiabe” perchè lungo il tragitto vedrete angoli deliziosi, castelli (imponente il Castello Costaguti a Celleno) e murales con le rappresentazioni delle più celebri favole. La riqualificazione di questi paesini che si trovano a circa 1 ora e mezza da Roma da parte di un’associazione locale ha ridato vita al turismo e a questa bellissima zona della Tuscia.
Nepi e i Cavoni
Infine, un altro borgo da vedere a Pasqua e Pasquetta è Nepi. Ideale da raggiungere anche per chi viene da Roma, trovandosi solo ad un’ora di distanza, il borgo di Nepi è ricco di storia. A pochi km dal suo centro potrete passeggiare tra resti romani ed etruschi, attraversando le vie cave poco fuori il paese. Per i più avventurosi consigliamo il trekking che porta alla Cascata del Picchio.
Tarquinia e la necropoli etrusca
La città di Tarquinia è un’altra meta ideale per trascorrere Pasqua e Pasquetta nella Tuscia. Borgo storico e medievale, antica città etrusca e attuale sede di uno dei musei più belli della zona, offre la possibilità di una passeggiata nei vicoli del paese o sul lungomare.
Vi suggeriamo di visitare, con un biglietto unico, sia il Museo Etrusco che l’area della Necropoli. Da scoprire, invece, il borgo delle Saline verso il mare.
Per quanto riguarda i borghi da visitare, vi invitiamo a leggere anche l’articolo sul blog di Vittoria Tassoni, originaria di Tarquinia e fondatrice dell’Associazione Culturale “Il Prezzemolino”, che ci consiglia il suo itinerario per Pasqua!
2) Assaggiare la pizza di Pasqua della Tuscia
Sapete cosa non può proprio mancare in tavola a Pasqua nella Tuscia?
Uova di cioccolato e colombe artigianali si affiancano sempre al dolce più caratteristico di questo periodo: la pizza di Pasqua!
La tradizione vuole che le nonne impastassero a mano in grandi conche e poi usassero i forni a legna per cuocere una gran quantità di pizze di pasqua. Si utilizzavano aromi acquistati in farmacia e si facevano lievitare tenendole al caldo con la brace. La settimana che precedeva la Pasqua era quindi caratterizzata da grande fermento per rispettare le usanze popolari e riunire amici e familiari intorno alla tavola.
Oggi ne troviamo di vari tipi nelle panetterie e nelle pasticcerie di tutta la provincia di Viterbo perchè la pizza di pasqua artigianale rimane la più buona in assoluto. Quindi, se siete da queste parti, dovete assolutamente assaggiarla.
Per tutte le altre ricette tipiche della Pasqua del nostro territorio potete leggere l‘articolo di Vittoria Tassoni, esperta di slow food, che ci parla anche di agnello, lasagne della Tuscia, carciofi fritti e uova sode!
3) Pasqua alle terme di Viterbo
La città dei Papi è famosa anche per le sue acque termali, dalle numerose proprietà benefiche.
Tra le terme nel Lazio più rinomate ci sono proprio quelle di Viterbo. Complice il clima mite, queste sono le giornate ideali per un bagno nelle acque sulfuree e calde di queste sorgenti.
Dove andare a Viterbo per una giornata alle terme? Avete due possibilità: nelle aree libere o nei centri termali.
Tra le terme libere vi consigliamo le terme del Bullicame e le terme del Bagnaccio, entrambe a qualche km di distanza dal centro.
In alternativa, se si cerca una giornata in cui abbinare trattamenti, massaggi e anche ristorazione della Tuscia, potrete scegliere uno dei centri termali di Viterbo. Potrete così trascorrere un’intera giornata presso le Terme dei Papi, che sono le più antiche. oppure presso Salus Terme, che propone pacchetti per Pasqua e Pasquetta. In alternativa potete tuffarvi nelle acque di Therma Oasi, il centro termale più recente.
I prezzi variano a seconda dei servizi offerti, ma ce n’è per tutti i gusti e il relax è assicurato.
4) Mangiare in un agriturismo della Tuscia
Forse i posti più genuini dove mangiare sono proprio gli agriturismi. Lontani dal centro cittadino, sono la location ideale per passare qualche ora nel silenzio delle campagne, cullati dai suoni della natura.
La produzione locale trova qui il suo luogo di elezione: la qualità degli ingredienti è una certezza e spesso è possibile acquistare i prodotti dell’agriturismo così da poterli cucinare e provare anche a casa.
In occasione di Pasqua e Pasquetta nella Tuscia, non poteva quindi mancare una lista di alcuni ristoranti che hanno un menù speciale per questi due giorni.
Tra questi vi consigliamo:
- Re Tarquinio a Tuscania, in cui è possibile anche soggiornare.
- Agriturismo Vazianello a Caprarola, ideale anche per i bambini, con la piccola fattoria
- I Due Casali a Vetralla, agriturismo con piscina
- Agriturismo I Giardini di Ararat a Bagnaia, vicino Viterbo. Curatissimo in dettagli e particolari.
5) Partecipare alle rievocazioni storiche e alle processioni
Il periodo di Pasqua e Pasquetta nella Tuscia è bello anche perchè le tradizioni popolari riprendono vita in molti borghi e paesini. Suggestive processioni e rievocazioni storiche richiamano l’attenzione degli abitanti, che scendono in strada a celebrare queste giornate.
Le strade vengono illuminate con candele e fiaccole, mentre il corteo sfila nei vicoli silenziosi la sera del Venerdì Santo, quando si celebra la Passione di Cristo.
La rievocazione più antica è famosa è quella di Orte, rimasta uguale dal 1200 e organizzata dalle Confraternite Riunite di Orte. Il corteo sfila tra pesanti catene e croci ad espiazione dei peccati. Suggestiva e carica di pathos, si conclude con canti e preghiere.
Anche il Venerdì Santo a Viterbo viene celebrato da figuranti in costume e da narratori. Nelle Chiese di Viterbo si tengono Messe e Celebrazioni, ma la più famosa è quella al Duomo. Anche nella vicina Bagnaia il corteo sfila con attori in costumi tradizionali.
A Vetralla si ripercorrono le tappe del Cristo fino alla Crocifissione. Numerosi i partecipanti in costume, seguiti dal solo rumore dei passi del corteo.
A Montefiascone, invece, oltre 100 figuranti sfilano lungo le strade del borgo, in un suggestivo susseguirsi di atti, fino alla straziante Crocifissione finale.
Ma sono tantissimi i paesi della Tuscia dove è possibile assistere a questo evento!
La domenica di Pasqua, invece, a Tarquinia si tiene la Processione del Cristo Risorto. L’affluenza è altissima, vengono ad assistere alla processione anche gli abitanti di paesi più o meno lontani. Si tratta di un vero evento, come ci racconta Vittoria Tassoni nel suo articolo!
6) Organizzare un cammino sulla via Francigena a Pasqua e Pasquetta nella Tuscia
La via Francigena attraversa tutta la Tuscia ed è uno dei cammini più famosi in Italia ed Europa. L’effige del pellegrino compare su cartelli e segnali di strade sterrate, ad indicare la giusta via da percorrere per passare da un paese all’altro. La meta finale era Roma, ma oggi moltissime persone scelgono di percorrere parti di via Francigena per rigenerarsi ed entrare in contatto con se stessi.
Il cammino ha infatti un valore spirituale, oltre che religioso. Il periodo di Pasqua può essere il momento ideale per programmare qualche giorno di viaggio itinerante, alla scoperta di luoghi, paesaggi, natura e naturalmente, di sè stessi.
Tanti gli ostelli e i B&B che ospitano i pellegrini lungo i borghi, così come tante sono le osterie e le trattorie pronte ad accoglierli con un pasto caldo e fugace. Ritrovare la lentezza del viaggio e potersi soffermare sui dettagli vivendo il momento presente renderanno questa esperienza unica.
Per maggiori informazioni potete visita il sito ufficiale della via Francigena.
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