La primavera nella Tuscia è un’occasione unica per visitare luoghi che in questo periodo danno il loro meglio, o per partecipare a manifestazioni che si tengono in questi mesi.
Gli alberi sono in fiore e ci svegliamo con il suono del cinguettio degli uccelli: la bella stagione è arrivata e anche la voglia di organizzare gite fuori porta!
Ma in quali posti andare per godere a pieno delle prime giornate lunghe e più calde?
Ecco qualche dritta sui luoghi vicino Viterbo da vedere in primavera e gli eventi che si svolgono in primavera nella Tuscia da non perdere.
1) Visitare l’orto botanico di Viterbo
L’Orto Botanico sorge in prossimità della sorgente termale del Bulicame ed è stato istituito in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia.
Al suo interno sono ospitate diverse tipologie vegetali ed alcune ricostruzioni ambientali compatibili con le caratteristiche della zona. Immancabile quindi una passeggiata in primavera qui dove tantissimi esemplari di sottobosco, macchia mediterranea, arbusti, orchidee e palme prendono vita!
Un sistema di acque che sottoforma di laghetti e ruscelli lo percorre tutto, rendendo l’itinerario un susseguirsi di sorprese.
Nella parte alta inoltre è stato allestito un giardino di piante medicinali, mentre il roseto raccoglie oltre duecento esemplari di Rosa.
Tenetelo d’occhio perchè vengono organizzati anche eventi a scopo didattico e divulgativo, sia per grandi che per piccini.
Info nel sito ufficiale.
2) Passeggiare tra le peonie al Centro Botanico Moutan a Vitorchiano
Nei pressi di Vitorchiano si trova un giardino molto grande, considerato unico al mondo per la varietà
di fiori che vi sono al suo interno.
E’ il Centro Botanico Moutan, conosciuto anche come “Il giardino delle peonie” ed è un luogo speciale, che raccoglie la più vasta e rara collezione di peonie di origine cinese.
La coltivazione di queste piante si estende a perdita d’occhio tra lecci, cipressi, querce e ulivi secolari.
L’aspetto del fiore è incantevole. È come una rosa senza spine con dei boccioli molto grandi, che rilasciano quindi un dolce profumo.
Passeggiare perdendosi in un giardino del genere è qualcosa di sensazionale oltre che uno spettacolo per gli occhi.
Ma non si va via dal centro a mani vuote! Infatti è possibile acquistare i bulbi delle peonie direttamente in loco, così come tanti altri prodotti realizzati con queste piante.
Nel weekend e nei periodi di fioritura è possibile fermarsi a mangiare o fare uno snack presso il Colour cafè, dalla mise en place originale e colorata, una location perfetta per trascorrere qualche ora in un tripudio di colori!
3) Organizzare un trekking nei laghi della Tuscia
L’arrivo della primavera fa venire voglia di passeggiare all’aria aperta. Vi suggeriamo quindi qualche trekking non troppo impegnativo intorno ai laghi della Tuscia.
La lunghezza è poi variabile, in tutti i casi, infatti, il sentiero si congiunge alla via Francigena.
- Trekking “Sentiero di Mezzo” del Lago di Vico: siamo in alto rispetto al lago e il sentiero scorre lungo il suo profilo. Lungo il percorso incontriamo numerose piante di ginestra e altri fiori che sbocciano in primavera nella Tuscia.
- Trekking nel Parco di Turona: l’ambiente naturale nell’alta Tuscia offre boschi, cascate, antiche costruzioni e sentieri che riprendono antiche vie. Ci sono vari percorsi da fare, alcuni offrono una vista imperdibile sul Lago di Bolsena.
Entrambi questi trekking permettono una vista dall’alto dei laghi, ma ci sono tanti altri percorsi da fare più vicini alla riva.
4) Visitare Villa Lante in primavera
Villa Lante a Bagnaia è uno dei luoghi all’aperto più belli della Tuscia e un perfetto esempio di giardino all’italiana dell’epoca.
Se non ci siete mai stati vale la pena fare un giro soprattutto in questo periodo.
Bellissimo perdersi tra le siepi e salire lungo la catena del Gambero, che il Vignola aggiunse a molti giardini del XVI secolo, come quelli di Villa Farnese e Villa d’Este. Ma anche fermarsi e fotografarsi su uno sfondo di alberi in fiore.
Una ricca vegetazione e lo spettacolare tramonto faranno da sfondo ad una giornata all’insegna della cultura e del relax.
E poi, per chi vuole una sosta o mangiare in un prato, c’è tutta l’area verde ad ingresso libero nei pressi della Villa.
5) Partecipare a Tuscia in Fiore
Tuscia in Fiore è uno degli eventi più attesi in primavera in tutta la zona di Viterbo.
Infatti, sono tanti i borghi che si succedono nelle varie settimane di maggio ad adornarsi di fiori tra le strade e i balconi, accogliendo tantissimi turisti.
Si tratta di una vera e propria festa della “rinascita”, una tradizione che si ripete di anno in anno e che iniziò da “San Pellegrino in fiore”, quando il quartiere medievale di Viterbo si vestiva “a festa”. Adesso potete fare una passeggiata tra la bellezza del peperino e il contrasto dell’arcobaleno di colori dei fiori.
Tra i borghi che parteciperanno ci sono Onano, Farnese, Villa San Giovanni in Tuscia, Bassano in Teverina, Vitorchiano e naturalmente Viterbo. Tutti i paesi della Tuscia offrono mostre, musica in piazza, possibilità di mangiare in piazza e in cantina e visite guidate.
Il programma completo sul sito ufficiale.
6) Concedersi una giornata alle terme
© ViaggiNews
La Tuscia è il luogo prediletto per trascorrere una giornata alle terme e godere di tutti i benefici delle acque termali, che venivano utilizzate a scopi terapeutici sin dall’antichità.
Tra le strutture a pagamento, a Viterbo, con ingressi gratuiti e servizi ad hoc (da prenotare anticipatamente) vi suggeriamo:
- Le Terme dei Papi, dove sei può anche dormire e fare trattamenti, ma anche mangiare al ristorante;
- Salus Terme, un’area di piscine e cascate tra le più variegate e ricche della zona, per un relax totale e un percorso benessere completo
- Terme Oasi, aperte anche la sera per il solo ingresso o ingresso + cena
Le piscine termali ad ingresso libero, invece, sono sempre meno perchè molte aree negli anni sono state privatizzate. Rimangono pubbliche le terme del Bullicame e le piscine Carletti, gestite entrambe da volontari.
7) Assistere alla Feste di primavera nella Tuscia
In primavera nella Tuscia ricominciano anche tantissime feste di paese, che affondano le radici in tradizioni decennali e anticipano quelle estive. Tra quelle più tipiche e caratterisriche non perdetevi:
- “Barabbata” a Marta: chiamata anche “Festa delle Passate“, è una festa religiosa che si festeggia il 14 maggio e per Marta è una giornata che non ha mai fine. Questa tradizione risale almeno al 1557. Oggi vengono preparate le “fonatene” e i carri, mentre l’odore dei fiori inizia a sentirsi già ben prima dell’inizio della festa.
- Festa dei Pugnaloni ad Acquapendente: originariamente era chiamata Festa di Mezzomaggio e si tratta di una delle più antiche celebrazioni folkloristiche della Tuscia. Si terrà il 21 maggio, ci saranno fiere ed eventi fino alla sfilata dei “Pugnaloni” appunto, che sono grandi pannelli forniti di un’intelaiatura di legno che li sostiene e fa sì che possano essere portati a braccia in processione con grande fatica perchè molto pesanti. Ogni anno, ogni gruppo affida la propria tavola ad un’artista che realizza un bozzetto del Pugnalone, su contenuti storici, culturali, sociali e religiosi della manifestazione.
- A Orte, invece, si festeggia San Sebastiano dal 26 al 28 maggio. Mercatini, musica dal vivo, sbandieratori e tanto altro accompagnerà questi giorni, oltre al nostro tradizionale palio del Carciofo ortano, tipico dolce di Orte.
- Festa delle Ciliegie a Celleno: si tiene solitamente nella prima metà di giugno ed è una tradizione per questo piccolo borgo della Tuscia. Un’occasione unica anche per visitare i vicini borghi di Sant’Angelo, ormai noto come il “Paese delle fiabe” per via dei suoi murales giganti, e Roccalvecce, con il suo imponente Castello Costaguti.
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