Avete mai sentito dire che abbracciare gli alberi ci aiuta a ritrovare il benessere? Se non ne siete convinti, fatelo, poi però scoprite con noi il “Bagno di Bosco” o “Forest Bathing“.
Ne abbiamo parlato con Daniela Orioni, Forest Coach certificata, che ha fatto sue le tecniche di immersione nei boschi. Daniela organizza spesso giornate nella natura, guidando le persone a prendere consapevolezza di sè e del luogo in cui si trovano.
La Tuscia si presta particolarmente a questa tecnica: siamo circordati da boschi e faggete secolari di rara bellezza, ideali per ripartire e ricaricarsi. Con l’aiuto di una guida e di tecniche consolidate tutto diventa più facile.
Ma facciamolo raccontare alla nostra coach!
Daniela Oroni ci racconta cos’è il Bagno di Bosco
T. Innanzitutto chiariamo il concetto di “Bagno di Bosco”: in cosa consiste?
Daniela: “Bagno di Bosco, Forest Bathing o Shinrin-Yoku, (in giapponese 森林浴) , che in italiano significa “trarre giovamento dall’atmosfera della foresta” o “bagno nella foresta”, è un’ immersione in zone boschive attraverso camminate meditative e pratiche arboree. È basato sull’attivazione corporea sensoriale, emotiva, cognitiva e relazionale.
Da tempo è riconosciuto in Giappone come uno strumento di provata efficacia per gestire lo stress e rafforzare le difese immunitarie. Viene considerato una componente della prevenzione sanitaria. L’effetto di benessere che si crea quando si cammina nei boschi è dovuto ai Fitoncidi, sostanze rilasciate dalle piante per proteggersi dagli insetti, batteri e funghi, che vengono inspirati quando ci si sofferma sotto gli alberi”.
T. Come si svolge?
Daniela: “Il Forest bathing è una pratica che si può fare da soli o in gruppo. Si parte dalla conoscenza e dalla storia del luogo che ci ospita e da ciò che ci racconta in quel momento.
L’obiettivo è creare benessere fisico e mentale, imparando a svuotare la testa da pensieri continui e non in linea con quello che stiamo vivendo. Questo avviene attraverso le camminate meditative, la mindfullness e le pratiche arboree.
Si parte quindi dal rilassamento del corpo attraverso il respiro, piccoli movimenti e visualizzazioni. Ognuono sceglie quali sono i movimenti più appropriati in base al proprio sentire.
Se si è in gruppo si parte a lavorare formando un cerchio, per presentarsi e apprendere piccole regole per godersi al meglio l’esperienza. Si procede poi con una camminata meditativa. Esploriamo così come utilizziamo i sensi e il respiro, ma anche in che modo è possibile accogliere pensieri non in linea con quello che stiamo facendo senza dargli troppo spazio, ma osservandoli e lasciandoli andare.
Quando iniziamo la pratica arborea, è importante scegliere l’albero lasciandosi guidare dall’intuito. Si prediligono movimenti lenti, presenza, silenzio e attivazione dei sensi. Ci stiamo relazionando con un altro essere vivente. La domanda da fare è: qual è il modo migliore con cui posso interagire?
Inoltre nelle esperienze di Forest Bathing inserisco anche il forest coaching. Il compito del Coach è quello di far emergere nel coachee consapevolezza, autodeterminazione, responsabilità e eudaimonia rispetto ad un tema scelto. Utilizzo domande maieutiche (domande aperte) generando in lui un autopoiesi (autogenerazione). Un uomo felice difficilmente potrà essere “violento” nei confronti di se stesso degli altri e della natura“.
T. Quali sono i benefici che se ne possono trarre?
Daniela: “Ogni volta che entro in un bosco ho come la sensazione di entrare in una cattedrale, in uno spazio sacro dove è possibile rigenerarsi e lasciare andare ciò che ci appesantisce e non è funzionale alla nostra quotidianità. Ne esco più leggera e rilassata. Gli effetti rilassanti del bosco sul corpo umano, secondo alcune indagini condotte da ricercatori britannici, sembra abbiano efficacia dopo 5 minuti trascorsi in ambienti naturali ed è stato provato che sensazioni sgradevoli come rabbia, depressione, paura sono ridotte grazie alla sensazione di rilassamento e benessere“.
T. Quale percorso ti ha portato a diventare una nature coach? Cosa ti ha spinto?
Daniela: “Ho iniziato il percorso del Nature Coaching con Diana Tedoldi e la Nature coach Academy , che ringrazio di cuore per la passione con cui mi ha trasmesso l’amore per le pratiche arboree e per il Coaching .
Venendo dal mondo del fitness, il mio desiderio era quello di unire il Coaching e l’allenamento fisico agli ambienti naturali poiché l’esplorazione dei boschi mi genera sempre un senso di libertà e benessere e rappresenta un setting fantastico per dialogare con se stessi e far emergere le proprie potenzialità.
Tutto ciò si è concretizzato nella realizzazione del Progetto Wellness Evolutivo, dove guido le persone al migliorameto del benessere psicofisico attraverso sedute di allenamento, pratiche somatiche ( dove è incluso il forest Bathing) e il coaching “.
T. Abbiamo vissuto circa due mesi senza poter uscire o viaggiare; hai notato un incremento della voglia di “stare in natura” dopo il lockdown? Come hanno reagito le persone secondo la tua esperienza?
Daniela: “Partiamo dal fatto che noi siamo parte della natura e in quanto esseri sociali la lontananza da ambienti naturali e la privazione di poterci incontrare e abbracciare ha sicuramente influito sul nostro stato emotivo. Ho notato un incremento non solo nella voglia di stare in natura ma anche di riunirsi, parlare e avere contatto fisico con le persone, come appunto l’abbraccio. Prima del lock down si dava molto per scontato, ma in sua assenza si è fatto sentire.”
T. Come si colloca la pratica del Forest Bathing all’interno del nostro territorio?
Daniela: “Il Forest Bathing permette l’esplorazione di luoghi nel nostro territorio, portando una conoscenza sia dal punto di vista storico che naturalistico ( flora, fauna, quali specie di alberi predominano, quali animali sono presenti). Quando creo eventi di shinrin yoku, cerco le informazioni sul luogo tramite internet, ma anche attraverso colloqui, dove possibile, con biologi, guide forestali, e storici dell’arte. Partendo dalla storia del luogo, dalla sua energia, si crea l’esperienza del Forest Bathing. Si entra quindi in relazione con il territorio non soltanto dal punto di vista della conoscenza ma anche dall’energia che emana quel determinato luogo e come risuona in ognuno di noi“.
T. Come e attraverso quali canali possiamo sensibilizzare le persone verso le tecniche meditative in contesti natuali?
Daniela: “Sicuramente invitandole a provare e sperimentare su loro stessi cosa significa attivare uno stato di benessere corporeo partendo dalla respirazione e dalla ricerca di benessere attraverso la mindfullness e le camminate meditative.
La MindFullness è uno stato di presenza mentale. Attraverso di essa si porta l’attenzione al momento presente, a tutto ciò che ci circonda. E’ una pratica di consapevolezza del momento presente. Consiglierei la camminata meditativa e la mindfullness a chi ha bisogno di rilassarsi (persone molto impegnate nel lavoro o in particolari situazioni di stress), svuotare la testa e ritrovare il contatto con il proprio corpo, i sensi per approfondire e/o facilitare la connessione con la natura e sperimentare il benessere fisico che si crea, ma ovviamente anche a tutti gli amanti della natura in generale che vogliono sperimentare un nuovo modo per entrare in connessione con la natura“.
Prossimi appuntamenti di Bagno di Bosco o Forest Bathing
Se volete passare qualche ora totalmente immersi in voi stessi e nella natura non dovete perdere i prossimi appuntamenti di Daniela.
Mai come in questo periodo è necessario vivere il proprio territorio e trarne beneficio. Possiamo così sperimentare come la natura può aiutarci con il sistema immunitario e scaricare lo stress.
Segnatevi quindi le prossime date!
Domenica 2 agosto 2020 – Eremo di San Girolamo. Info e prenotazioni: 339 6800489 Daniela
Domenica 13 e 27 settembre 2020
Domenica 11 e 25 ottobre 2020