Una delle caratteristiche che affascinano della Tuscia è la sua varietà geografica: si passa dal mare, ai laghi, alle grotte fino alle alte colline. Qui si colloca Soriano nel Cimino, alle pendici di quello che possiamo definire il tetto della Tuscia, il monte Cimino, da cui prende il nome.
La storia di Soriano nel Cimino: da Tito Livio ai Chigi
Di origine etrusca, Soriano è sorta sulla vecchia Surrina vetus.
Tito Livio fu il primo a testimoniarne l’esistenza nella sua “Ab Urbe Condita Historia”. Egli narra l’invasione da parte dei Romani che la dominarono fino all’arrivo dei Longobardi.
Il periodo più importante per Soriano iniziò quando divenne possedimento della famiglia Orsini nel 1278. Fu in questa fase che grazie al Papa Niccolò III venne costruito l’imponente Castello.
Dopo alterne vicende e passaggi di mano, nel XIX secolo il borgo passò alla famiglia Chigi che furono gli ultimi feudatari. Infatti nel 1870 entrò a far parte del nascente Stato italiano.
E ora scopriamo che cosa vedere a Soriano nel Cimino!
1) Visita al Castello di Soriano: cuore e attrazione del borgo
Quale è il punto migliore per godersi la vista di Soriano dall’alto? Sicuramente il tetto del Castello Orsini intorno al quale si “arrampica” il centro storico del paese.
E’ il simbolo dell’intero paese, costruito a partire dal XIII secolo e più volte ampliato e modificato nel corso dei secoli dalle varie famiglie che si sono succedute.
E’ costituito da una torre rettangolare e da alcuni corpi minori ed è circondato da mura con merlature guelfe. All’interno attraverso un camminamento coperto si giunge al cortile su cui affacciano delle sale. Da qui una scala seicentesca conduce al piano nobile in cui si conservano alcuni elementi decorativi.
La trasformazione in carcere nel corso del novecento ne ha snaturato la struttura. Le opere d’arte hanno lasciato il posto alle celle e ai cancelli e questo aspetto misterioso di fortezza ed edificio protettivo è molto evidente e lontano dall’idea fiabesca di castello.
Attualmente alcune sale ospitano una mostra permanente: Dagli organetti alle Macchine Parlanti.
2) Passeggiata tra i vicoli del centro storico
Per salire al castello è necessario attraversare il centro storico del paese, pieno di vicoli e di scorci bellissimi.
Data la sua lunga storia Soriano è ricca di monumenti di grande interesse, dalla chiesa di San Nicola di Bari a quella di Sant’Eustizio. Perdetevi dunque ad ammirare le stradine, le fontane, i monumenti del borgo.
Ma soprattutto, divertitevi a visitare i 4 rioni in cui è divisa Soriano. Il Rione Rocca, la contrada più caratteristica con le sue viuzze strette; ma anche il Rione Papacqua; la contrada San Giorgio dove, circondata da antichi castagneti, sorge una piccola Chiesa e infine la nobile Trinità, che prende il nome da due chiesette agostiniane.
3) Visita a Palazzo Chigi-Albani
Per completare il tour di Soriano nel Cimino, è immancabile la visita a Palazzo Chigi-Albani e alla Pinacoteca.
I diversi piani del palazzo civile ospitano interessanti opere di periodi diversi, risultato di importanti donazioni da parte di artisti internazionali alla comunità di Soriano nel Cimino.
All’esterno dell’edificio è mirabile la fontana Papacqua, la cui acqua sgorga direttamente dalle pareti degli edifici del palazzo sovrastante, che fu realizzato nella seconda metà del 500.
Uscendo dal palazzo troviamo i giardini all’italiana, ornati con statue e fontane, da dove si può ammirare il castello che domina il paese.
4) Gusta i piatti della cucina locale
Soriano nel Cimino è famosa per la Sagra della Castagna: in questa occasione vengono rievocate le antiche tradizioni. I rioni del borgo vengono adornati con stendardi colorati e le antiche cantiche si riempiono di visitatori pronti a gustare le prelibatezze di questo territorio.
La manifestazione si tiene nel mese di ottobre, ma è possibile gustare i piatti tipici tutto l’anno!
Soriano infatti è ricca di piccoli ristoranti e taverne che preparano piatti a base di castagne, funghi porcini, carne locale e vini del territorio.
Nel nostro tour abbiamo provato i piatti del ristorante I tre scalini, sedendoci nello spazio esterno. Da provare assolutamente qui il fieno canepinese (che prende il nome da Canepina, il vicino paese da cui ha origine questa tradizione), un tipo di pasta fatta a mano e tagliata finissima, la cui particolarità è che viene ascugata su dei canovacci di canapa o di lino.
I dintorni di Soriano nel Cimino: le cascate di Chia, le piramidi e la necropoli di S.Lucia
Non lontano da Soriano e in prossimità dell’omonimo borgo medioevale ci sono le Cascate di Chia, un luogo ideale per una passeggiata o un picnic.
La zona è nota anche come Valle di Fosso Castello, dal nome del torrente che la percorre ed è un luogo ricco di testimonianze antiche etrusche e medioevali immerse in un fitto bosco.
Oltre le cascate il percorso si estende per circa sette chilometri fino alle aree archeologiche della necropoli di S. Lucia e alla piramide etrusca.
Salendo lungo il sentiero ad un certo punto si arriverà su una spianata, circondata da strapiombi, da cui si gode una vista panoramica mozzafiato sulla Valle del Tevere.
Curiosità su Castello Orsini di Soriano
Il Castello Orsini è noto anche per la presunta presenza di fantasmi, quelli di Donna Violante moglie di Giovanni Orsini, del figlio che portava in grembo e del presunto amante Marcello Capece, uccisi dal marito di lei.
Sembra che durante le notti buie si sentano dei sospiri e dei lamenti nei sotterranei del castello e si racconta che dei “ghost hunter” abbiano registrato le tre presenze.
Informazioni su Soriano nel Cimino
Se volete visitare Soriano nel Cimino senza perdere proprio nulla di questa esperienza, consigliamo di visitare il sito della Proloco , dove ci sono tutte le informazioni su biglietti e percorsi da fare nei dintorni.