C’era una volta nella Tuscia un piccolo borgo, abitato da un centinaio di persone perlopiù anziane, che rischiava di sparire.
C’è oggi Sant’Angelo di Roccalvecce, il Paese delle Fiabe, un museo a cielo aperto dove ammirare murales, installazioni e mosaici dedicati al mondo delle favole e delle leggende.
Un itinerario di vicoli e viuzze da percorrere con il naso all’insù e lo stupore tipico dei bambini, facendosi trasportare nel mondo incantato delle fiabe.
Scopriamo insieme che cosa vedere a Sant’Angelo il Paese delle Fiabe in un giorno!
Come nasce il progetto di Sant’Angelo “Il Paese delle Fiabe”
Il piccolo borgo un tempo dimenticato ha ripreso vita dal 2017 grazie ad un progetto dell’Associazione Culturale Arte e Spettacolo: trasformare il paese in uno sfavillante e magico palcoscenico dove far rivivere i personaggi della nostra infanzia.
Grazie alla collaborazione di un team di street artist tutto al femminile, le piazze, le vie e i vicoli un tempo desolati hanno ripreso vita come per magia.
Ad aprire questa magnifica avventura è “Alice nel Paese delle Meraviglie”, metafora di un mondo meravigliosamente folle che si può vedere solo con la fantasia. Ovviamente nella rappresentazione non poteva mancare il Bianconiglio con il suo immancabile orologio da tasca. Orologio che indica le 11:27 e che rappresenta la data dell’inaugurazione il 27 novembre.
Questo è solo l’inizio, continua a scoprire cosa vedere a Sant’Angelo, il Paese delle Fiabe!
Che cosa vedere a Sant’Angelo di Roccalvecce, il Paese delle Fiabe
Da allora sono passati sette anni e tanti altri personaggi hanno seguito Alice, dal Piccolo principe, al Gatto con gli stivali, da Don Chisciotte a Pinocchio, dalla Bella Addormentata nel Bosco ad Alì Babà e i Quaranta ladroni e tanti altri.
I disegni sono pensati in base alle superfici delle case, ogni opera ha uno stile ed un’interpretazione della fiaba diversa ed ogni accessorio reale facente parte dell’edificio diventa parte integrante del disegno.
Nel negozio di souvenir del paese troverete la mappa con la posizione dei murales, oppure potete seguire le indicazioni sparse lungo le strade e i vicoli del borgo. Noi ci siamo lasciati guidare dall’istinto e siamo andati da soli alla ricerca dei nostri personaggi preferiti!
Ci siamo così imbattuti in Cenerentola, nella Sirenetta, in Hansel e Gretel, nel Libro della Giungla, in Peter Pan, nella Bella e la Bestia e in tante altre favole e personaggi che rendono questo paese magico!
Difficile scegliere quello che ci è piaciuto di più, sicuramente quello che non potete perdervi è la possibilità di diventare Re estraendo la mitica spada nella roccia! Un’installazione sotto al suo murale vi permette di fare un tentativo, noi ci abbiamo provato ma niente da fare, la spada è ancora li sotto gli occhi di Semola e di Mago Merlino in attesa di qualcuno che la estragga.
Dove mangiare a Sant’Angelo di Roccalvecce
Sulla mappa del ‘Sentiero dei Castelli e delle Fiabe’ delineata dall’Associazione ACAS, sono indicati diversi luoghi di ristoro per fermarsi durante la lunga passeggiata.
Nel borgo di Sant’Angelo si trova un solo ristorante, è l’Hostaria Mastro Ciliegia, un’osteria con vineria e piatti tipici del territorio, dai lombrichelli ai funghi porcini e salsiccia alle tagliatelle al ragù di cinghiale, fino alla tagliata, al coniglio porchettato ed infine i dolci fatti in casa.
Nel 2021, nell’ambito del progetto di trasformazione del borgo, ha aperto anche lo Gnomo Goloso, un posto carinissimo dove poter assaggiare i prodotti tipici locali, tipo prosciutto, capocollo, formaggi, vino, olio e le famose ciliegie.
Se invece volete fare un pranzo più veloce, lo storico Panificio F.lli Oddo offre snack salati o specialità dolci da poter gustare mentre si passeggia.
Come arrivare a Sant’Angelo di Roccalvecce
Sant’Angelo di Roccalvecce è raggiungibile da Roma in auto in circa 1 ora e mezza.
Percorrere l’A90 fino all’uscita 10, continuare sull’A1 per circa 21 km fino all’uscita A1/E35/E45 verso Firenze, proseguire su A1/E35 per 52 km, prendere l’uscita Attigliano, seguire le indicazioni per Bomarzo/Civitella D’ Agliano. Continuare su SP Bomarzese, poi lungo SP 19, SP 132, SP 5, Stradale Monte Secco fino a raggiungere Sant’Angelo di Roccalvecce.
Il parcheggio si trova nel paesino, accanto al piccolo parco giochi. Di solito in estate, e specialmente nei weekend, i visitatori devono lasciare l’auto al di fuori del paese.
Curiosità sul Paese delle Fiabe
Oltre alle raffigurazioni sono presenti i bassorilievi su pietra dedicati a Cucciolo e Brontolo, due dei sette nani della favola di Biancaneve: si narra che sfregare il naso di Brontolo porti fortuna e sussurrando i propri desideri dentro l’orecchio di Cucciolo, questi si avverino.
Inoltre, sembra che la fiaba della Bella e la Bestia abbia uno sfondo storico le cui radici affondano proprio in questi luoghi.
Infatti, la “bestia” potrebbe essere un nobile spagnolo affetto da una malattia della pelle che lo rendeva molto peloso, appartenente alla corte di Enrico II di Francia. Pare che in seguito al suo matrimonio con una damigella della regina Caterina e diverse vicissitudini, si stabilì a Capodimonte sul Lago di Bolsena, dove morì nel 1618.
Cosa fare nei dintorni di Sant’Angelo di Roccalvecce
Sant’Angelo di Roccalvecce si trova immerso nella Valle dei Calanchi, in un territorio caratterizzato da vigne, frutteti, pascoli e uliveti, disseminato di percorsi naturalistici dagli scenari mozzafiato e piccoli borghi dal fascino incredibile.
Per chi vuole conoscere anche i dintorni l’associazione ACAS ha realizzato dei percorsi naturalistici che attraversano tutto il borgo e fanno parte di un unico grande “Sentiero dei Castelli e delle Fiabe”.
Il percorso si snoda nella valle della Tuscia, tra bellissimi paesaggi e storia, un itinerario che si sviluppa per ca. 5,2 km. Inizia da Sant’Angelo, passando per Roccalvecce fino ad arrivare al borgo fantasma di Celleno. Per avere più info potete cercare il percorso CAI 166.
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