Il bello dell’estate? Che le giornate si allungano e il sole splende ogni giorno! Insieme alla primavera, è uno dei momenti migliori per fare un tour tra i giardini più belli della Tuscia.
Il cielo azzurro, le piante e gli alberi di un verde rigoglioso, le zone d’ombra e le panchine per una sosta, fanno da cornice perfetta ai palazzi storici.
Scoprite con noi gli angoli dei giardini più belli da visitare nella zona di Viterbo!
1) Giardini di Villa Lante a Bagnaia
Villa Lante a Bagnaia è una delle mete favorite nella stagione primaverile e autunnale.
A pochissimi kilometri da Viterbo, questo gioiello della Tuscia offre fontane e giochi d’acqua, labirinti di siepi e palazzi storici affrescati.
Fu il cardinale Gian Francesco De Gambara a commissionare il lavoro al Vignola nel 1556, con lo scopo di avere un luogo in cui ci si potesse riposare ma anche dedicare alla caccia.
Il visitatore viene accolto dalla maestosa Fontana del Pegaso: ma è solo l’inizio.
Il giardino è disposto in altezza, quindi si parte dal giardino all’italiana alla base, dove si possono visitare anche le palazzine della Villa, per poi risalire fino al punto più alto, in cui si apre una vista spettacolare sul borgo sottostante.
Lungo il tragitto visitiamo la Fontana dei Mori, la Fontana dei Lumini, quella dei Fiumi e tante altre, fino al colpo d’occhio su tutta la Villa.
Il biglietto intero costa 5€, più informazioni qui.
2) I giardini bassi e i giardini alti di Palazzo Farnese a Caprarola
Palazzo Farnese è uno degli edifici rinascimentali più importanti della Tuscia.
La famiglia Farnese, infatti, che aveva diversi possedimenti nel territorio, fece costruire questo Palazzo di forma ottagonale in cima a Caprarola, alla fine della “via dritta” che taglia in due il borgo.
Suggestiva è infatti la sua vista dall’alto, prospettiva da cui ammirare quest’opera di architettura urbanistica.
E mentre la visita delle sue stanze è consigliata in qualsiasi periodo dell’anno, i giardini vivono il loro periodo migliore con la bella stagione.
I giardini di Caprarola si dividono in:
- Giardini bassi
- Giardini alti
I Giardini bassi sono parterre quadrati a cui si può accedere sempre, ogni volta si visita il Palazzo.
Furono progettati dal Vignola e costituiscono un classico esempio di “giardino segreto”. Alla fine del viale centrale, nel giardino dell’Estate, si trova la suggestiva grotta delle Neiadi.
I giardini alti, invece, sono i più grandi del Palazzo. Si posso fare vere e proprie passeggiate, scoprendo anche gli edifici che vi furono costruiti. Tra questi la Palazzina del Piacere, il Giardino Grande, la cordonata, la catena d’acqua e il recinto con la Fontana del Bicchiere.
A nostro parere sono tra i giardini della Tuscia più belli, e vale la pena informarsi se c’è la possibilità di visitarli, perchè non sono accessibili tutti i giorni della settimana.
3) I giardini di Palazzo Ruspoli di Vignanello
Tra i giardini e le ville più belle della Tuscia non si può tralasciare Palazzo Ruspoli a Vignanello, famiglia degli attuali proprietari.
Il Palazzo ha una lunga storia, di famiglie e proprietari che si sono succeduti nel corso dei decenni.
La visita guidata parte proprio dai giardini e meriterebbe più tempo per una passeggiata tra le sue perfetti siepi.
Quando si visita la Villa, invece, ci si affaccia direttamente sui giardini: sia su quello più “segreto”, che su quello principale.
Da qui si vede il disegno del giardino all’italiana, che cambia a seconda delle stagioni.
Il giardino principale si divide in 4 viali e rimane uno dei giardini seicenteschi meglio conservati fino ad oggi.
4) I giardini di Villa Savorelli a Sutri
Villa Savorelli a Sutri fa parte di un percorso più grande che comprende tutta l’area archeologica appena fuori dal piccolo borgo, nominato oggi come uno dei “borghi più belli d’Italia”.
Villa Savorelli è un palazzo storico appartente ai secoli XV e XVIII, attualmente utilizzato per eventi e come sede del Parco Regionale. Dopo un giro all’anfiteatro e ai percorsi natura che lo circondano, è immancabile una visita ai giardini della Villa.
Sono infatti questi ad essere la vera attrattiva del posto: siepi di alloro ed esemplari di bosso centenari.
Ma proseguendo più avanti nel percorso si scopre uno dei posti più rilassanti e affascinanti di questo piccolo giardino: il Bosco Sacro. Il nome è dovuto all’antica credenza pagana che immaginava boschi e foreste popolati da ninfe, folletti e fauni.
E ancora adesso è facile immaginarlo come un bosco magico, un po’ come quello del Sasseto, perchè i lecci secolari che ne fanno parte hanno forme fantasione e cavità in cui nascondersi.
Qual è il vostro giardino preferito?
Seguiteci anche su Facebook e Instagram per tanti altri contenuti e per seguirci nei nostri giri della Tuscia!