Una giornata nell’Agro Falisco
A Falerii Novi, vicino Fabrica di Roma, immerso nel territorio Agro Falisco, si trova un percorso naturalistico-archeologico che lascerà incantato chiunque lo attraverserà.
Un viaggio all’avventura che attraversa natura, storia, archeologia, boschi, vecchi ponti, ruderi e strade romane.
Si tratta di una meta ideale per una gita fuori porta e adatto a tutta la famiglia, basta munirsi di scarpe adatte e abbigliamento comodo!
La via Amerina
Il trekking a Falerii Novi inizia dalla via Amerina, perfettamente intatta con il suo basolato romano. Infatti, la via Amerina era il più importante asse viario in età romana nell’agro falisco, costruita dopo il 241 a.C.
In quell’anno infatti, avvenne la vittoria definitiva dei Romani sulla popolazione falisca: i superstiti, che vivevano presso Falerii Veteres (l’attuale Civita Castellana) vennero trasferiti qui.
Questa strada costituiva il percorso più breve tra Roma e l’Umbria e oggi attraversava vari paesi della Tuscia: Campagnano di Roma, Castel Sant’Elia, Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Gallese, Nepi, Orte e Vasanello.
La via Amerina fa parte del nostro patrimonio culturale e storico. Percorrerla tutta, in quello che è conosciuto come il Cammino della Luce, significa attraversare tagliate falische, aree archeologiche, castelli e monasteri medievali. Infatti numerosi eserciti, commercianti e popolazioni la attraversarono come via diretta a Roma.
È affascinante immaginare quante migliaia di persone in tante epoche diverse abbiamo camminato su queste grandissime pietre ancora intatte!
Per il trekking abbiamo percorso il tratto che si trova a Fabrica di Roma e che ci conduce dentro Falerii Novi.
Falerii Novi e la Necropoli Cavo degli Zucchi a Fabrica di Roma
La via Amerina ci conduce ai resti di Falerii Novi, l’antica città che riporta costruzioni di origine etrusco-falisca, romana e medievale.
Percorrendo il basolato romano entriamo nella necropoli Cavo degli Zucchi, che è la più grande necropoli falisca, con circa 200 tombe rupestri di varia struttura. Osserviamo tombe a portico, a camera, loculi, nicchie, fosse e colombari utilizzati per oltre 5 secodli. Questa lunga tagliata, infatti, risale alla seconda metà del III secolo a.C. – fine del III d.C.
Lasciata l’antica via alle spalle, ci si addentra nel bosco. Si procede quindi verso la necropoli Etrusca delle Tombe della Regina, le più belle e meglio conservate. Sulla finta porta si distinguono due occhielli sui portali d’ingresso, ad indicarne l’alto rango della famiglia di appartenenza.
Molte tombe sono visitabili e accessibili. Si può accedere utilizzando una torcia, per questo tuffo nel passato e nell’oscurità. Gran parte dei ritrovamente delle tombe sono oggi esposti al Museo Nazionale dell’Agro Falisco.
Andando avanti nel percorso arriviamo al torrente Rio Maggiore, lo attraversiamo oltrepassando i piccoli ponti di legno e ferro. Più avanti ci sono le indicazioni del Ponte Romano del II secolo e fine I secolo a.C.. Possiamo notare i resti, essendo crollata la parte centrale.
Rio Maggiore Ponte Romano
Procedendo si arriva alla Necropoli in località Tre Ponti: visitiamo altre tombe e due colombari a cielo aperto perfettamente conservati e restaurati.
Come arrivare a Falerii Novi
Come si arriva a Falerii Novi e alla necropoli?
Una volta arrivati a Fabrica di Roma e passato il centro cittadino, seguendo le indicazioni per il Cavo degli Zucchi, in via dei Falisci, c’è una strada sterrata sulla destra che introduce alla campagna.
Dopo qualche decina di metri si arriva al basolato romano e alla necropoli rupestre!
Chiesa di Santa Maria in Falleri e la Colomba di Luce
Il complesso Abbaziale di Santa Maria in Falleri si trova a qualche km di distanza dalla necropoli Cavo degli Zucchi. Ad accogliere il visitatore la Porta di Giove, uno dei punti di accesso della città e uno dei primi esempi di utilizzo dell’arco in Etruria. E poi un lungo viale che sembra essere uscito da un dipinto e che ci accompagna al complesso.
La prima costruzione, all’interno della città, risale al XII secolo, a opera dei monaci cistercensi. All’epoca i monaci costruirno la sala capitolare, la cucina con il refettorio, i granai, le officine e i dormitori.
L’ abbazia fu poi abbandonata alla fine del 1300, prima di essere adibita a fattoria.
Oggi è possibile visitare il complesso perfettamente conservato ed osservare la cinta muraria che delimita il territorio dell’antica Falerii Novi.
Forse la particolarità della Chiesa, però, risiede nel fenomeno del volo della Colomba di Luce. Infatti, nel giorno del solstizio d’estate, il 21 giugno, la luce che filtra dall’abside crea l’immagine di una colomba luminosa che sembra volare lungo le navate della Chiesa, fino a scomparire di nuovo.
Per gli appassionati è un evento da ammirare e immortalare visto che avviene solo durante gli equinozi e i solstizi.
Le indicazioni su Falerii Novi permettono di passare una giornata in relax senza trascurare la scoperta e il trekking breve. Ma se avete voglia di addentrarvi ancora di più nella storia di questi antichi luoghi consigliamo la pianificazione di un cammino. Potete trovare qualche idea qui!
Ci siete mai stati? Che ne pensate di questo percorso? Aspettiamo il vostro feedback come sempre 🙂