Passeggiata all’Eremo di San Girolamo: dal bosco di cerri e faggi alle colate laviche
Cosa c’è di meglio che partecipare ad un’escursione meditativa tra i boschi della Tuscia per liberarsi dallo stress dei pensieri quotidiani?
Quello che porta all’Eremo di San Girolamo a Vetralla e alla più alta e soleggiata zona dell’Elcetella è un trekking breve: l’antica dimora si raggiunge passeggiando immersi nella fitta vegetazione di alberi altissimi, con la luce che penetra rarefatta attraverso i rami.
L’Eremo fu scavato nella roccia vulcanica e risale al XVI secolo per opera di San Girolamo Gabrielli.
La sua storia è strettamente legata a quella del santo che, sebbene fosse di origini nobili senesi, decise di ritirarsi nel 1525 in questo luogo di meditazione e preghiera, lontano da qualsiasi agio.
Fece quindi costruire questo romitorio rupestre dotandolo di spazi dedicati alla spiritualità e alla vita domestica.
L’eremo fu in seguito depredato da una banda di malfattori diretti a Roma, e Girolamo Gabrielli decise di tornare a Siena, suo luogo natìo.
A breve distanza dall’Eremo si trova la zona dell’Elcetella, dove il fitto bosco si apre per lasciare spazio alla luce e alla particolare vegetazione.
I faggi e i cerri vengono lasciati alle spalle per scoprire bassi arbusti e fiori particolari.
Qui si scorgono le striature lasciate dalle colate laviche, a testimonianza dell’esplosione del Vulcano che diede origine al vicino Lago di Vico.
Idee per una giornata di meditazione
L’escursione che proponiamo è ideale per chiunque voglia immergersi in un percorso meditativo.
Percorrendo questo sentiero poco battuto e fuori dall’ordinario si trova conforto nel silenzio e nella pace che lo caratterizza.
Diventa fondamentale riscoprire la lentezza del cammino e respirare a pieni polmoni l’aria fresca del bosco fino a raggiungere passo dopo passo l’Eremo.
Qui sarà possibile prendere un momento per se stessi, esplorare il luogo, le antiche stanze del santo, varcare la porta scavata nella roccia e salire nella parte alta del romitorio.
Il tempo della sosta, prima di ripartire, lo decidi tu: segui il tuo ritmo, senza alcuna fretta, assaporando quello che il luogo offre. E poi riparti, carico di una nuova consapevolezza, verso lo spazio aperto dell’Elcetella.
Come arrivare all’Eremo di San Girolamo
L’eremo è raggiungibile percorrendo diversi percorsi segnalati all’interno del bosco, ma la via più diretta e facile è quella che prevede la partenza dal Convento di Sant’Angelo a Vetralla.
Sarà possibile lasciare il mezzo ai bordi della strada e proseguire poi a piedi.
L’indicazione è già visibile dalla strada asfaltata: una freccia in legno riporta la dicitura “Romitorio detto di San Girolamo” e segna l’inizio del percorso.
La camminata, in salita, è lunga circa 1 km, per un tempo complessivo di circa 15-20 minuti. L’eremo si raggiunge proseguendo dritti secondo le indicazioni caratteristiche in bianco e rosso sugli alberi.
Come arrivare all’Elcetella
Raggiungere l’Elcetella sembra un’impresa più adatta a chi frequenta da anni il posto: il sentiero non è ben segnalato e le indicazioni scarseggiano.
Dopo aver superato in altezza l’Eremo, passando attraverso le “stanze” superiori, si continua in salita sull’unico sentiero disponibile fino all’indicazione “Elcetella”.
Basterà proseguire verso destra, facendo attenzione e dotandosi di un po’ di spirito di avventura.
Dirigetevi dove gli alberi si fanno più radi e la terra lascia il posto alle striature laviche: siete arrivati! Da qui è possibile scorgere all’orizzonte campagne e paesi lontani prima di tornare alla routine quotidiana.
Lasciateci un commento se avete dubbi o volete offrirci qualche spunto per beneficiare di questi posti meravigliosi!