Chi vive nella Tuscia lo sa: almeno una volta nella vita bisogna visitare Palazzo Farnese a Caprarola. Considerata una delle ville tardo rinascimentali più belle del viterbese, essa si colloca tra le mete obbligatorie per chi visita o soggiorna nella Tuscia.
Situato in cima alla cosiddetta “via diritta”, il Palazzo domina maestoso il borgo di Caprarola, offrendo una vista spettacolare sul panorama circostante.
Quindi, sia che tu stia cercando rifugio nell’arte in una piovosa giornata di fine autunno o inverno, sia che voglia trovare sollievo dal caldo estivo percorrendo le numerose stanze affrescate, o ancora fare una passeggiata in primavera nei giardini all’italiana, Palazzo Farnese fa al caso tuo!
Palazzo Farnese: il rinascimento della Tuscia
La costruzione di Palazzo Farnese inizia dalle fondamenta di una precedente rocca rimasta incompiuta (1521-1534) per volere di Alessandro Farnese.
Il richiamo a questa prima fortezza lo notiamo subito da 4 particolari: la forma pentagonale dell’intera struttura (bellissimo il colpo d’occhio dall’alto), i bastioni angolari , il fossato che circonda tutto il Palazzo e le tracce di un ponte levatoio all’ingresso.
Fu poi il Vignola, artefice di numerose altre opere architettoniche della Tuscia, tra cui i giardini di Villa Lante, a completare la struttura così com’è oggi.
Simbolo della potenza della famiglia Farnese, che vanta tra i suoi esponenti papi, cardinali e la regina Elisabetta Farnese, il Palazzo ne celebra i fasti in numerose rappresentazioni e dipinti. Uno su tutti lo stemma dorato con i sei gigli.
Cortile circolare e Scala Regia
La visita parte dalla Sala della Guardia: una stanza spaziosa che aveva come ruolo quello di guardia appunto, dove si possono osservare subito i simboli che glorificano il casato dei Farnese.
Una delle zone più belle e particolari, che invitano subito ad essere visti, è il cortile circolare. Inserito all’interno di un pentagono, che costituisce la struttura di tutto il Palazzo, è una rarità per l’epoca. Probabilmente simbolo della potenza di Alessandro Farnese, il cortile è formato da due porticati sovrapposti. Se andiamo verso il centro notiamo un mascherone centrale che aveva la funzione di raccogliere l’acqua piovana.
Palazzo Farnese ha due zone: una invernale e una estiva. I saloni di rappresentanza si affacciano verso il paese, mentre le stanze private sono rivolte verso i giardini e il parco.
Si accede ai due piani del palazzo attraverso la scala regia, una mirabile opera architettonica di forma elicoidale. Composta da ben trenta colonne di peperino affiancate tra loro a due a due, ha un fascino così particolare che non si riesce a smettere di fotografarla.
Prenditi il giusto tempo per ammirarla dai diversi punti di vista e affacciati sulla parte centrale: sembra di stare al centro di una spirale infinita avvolta dagli affreschi del soffitto e delle pareti.
Le sale di Palazzo Farnese
Proseguendo la visita si attraversano le diverse sale: sono tantissime ma quelle che meritano qualche minuto in più, a mio parere, sono:
- La Loggia di Ercole: una delle sale più luminose di tutto il Palazzo con le sue ampie vetrate. Un tempo aveva ampie arcate che poi sono state chiuse con vetrate e offriva una vista panoramica invidiabile. La fontana arricchisce l’arredo riconfermandone le caratteristiche ariose.
- La Sala del Mappamondo: gli affreschi blu/dorati con la rappresentazione del mondo così come era conosciuto nel ‘500 catturano subito l’attenzione del visitatore. Impossibile resistere ad osservare la cura con cui vengono rappresentati i continenti. E se guardiamo su abbiamo un altro spettacolo color cobalto: la rappresentazione delle costellazioni attraverso i personaggi mitologici ad esse associati e stelle dorate distribuite nel cielo del solstizio d’inverno.
- La Sala dei Fasti Farnesiani: dedicata all’esaltazione dinastica dei Farnese, vengono rappresentati i momenti più salienti della loro ascesa con ampia ricchezza di dettagli. Infatti, al centro della volta troviamo lo stemma antico dei Farnese a 16 gigli.
- La Stanza della Solitudine o dei Filosofi: si tratta dello studio di Alessandro Farnese e rappresenta un vero e proprio elogio alla solitudine sia come mezzo per rafforzare lo spirito, sia come aspirazione finale dei filosofi.
Foto: Agostina Cignini Foto: Agostina Cignini
I giardini bassi e i giardini alti
La visita termina con l’accesso ai giardini bassi. Il visitatore viene accolto dalle due statue ai lati del vialetto. Proseguendo tutto il viale si arriva alla Grotta dei Satiri. Una guida turistica ci mostra subito come veniva azionata una pioggia finta attraverso una leva.
Purtroppo durante la nostra visita domenicale non è stato possibile accedere ai giardini alti. Infatti il parco è visitabile solo dal martedì al sabato: informazione da tenere a mente se si prevede una visita unica. Per noi, invece, sarà sicuramente un motivo in più per tornare con la bella stagione!
Le informazioni ufficiali su orari e visite le puoi trovare qui.
Ci sono inoltre tantissime guide turistiche che organizzano visite guidate all’interno e all’esterno di Palazzo Farnese: perchè non cogliere l’occasione di scoprirne tutti i segreti? Ma se ami il fai-da-te ci sono audioguide acquistabili in loco e cartellonistica in ogni stanza.
La giornata ideale a Caprarola
Palazzo Farnese è certamente l’architettura più nota di Caprarola, ma anche il borgo e i dintorni meritano una visita. Infatti il paese ha un’architettura particolare: via Filippo Nicolai (la via diritta) fu progettata dal Vignola insieme alla costruzione di Palazzo Farnese. Partendo dal basso si contano 5 piazze e numerosi palazzi signorili che è possibile osservare mentre si “sale” verso Piazza Romeo Romei.
Il nostro consiglio è di visitare subito il Palazzo e i suoi giardini, ma di proseguire poi scendendo verso il basso e prestando attenzione alle costruzioni signorili e alle Chiese che si trovano lungo il tragitto. Facendo qualche deviazione dalla direttrice principale si possono seguire ed intrecciare i due percorsi consigliati: quello del Cardinal Farnese e quello Pre-Farnesiano, più antico.
I 5 punti di Caprarola che non si possono perdere sono:
- la Via Diritta
- la Fontana del Mascherone e la Fontanaccia
- Palazzo Restituti, Palazzo Riario e Palazzo Fusaro
- Chiesa di San Michele Arcangelo, Chiesa di San Rocco e Chiesa di Santa Teresa
- Le Scuderie Farnesiane
Terminata l’esplorazione del paese non può mancare un assaggio della produzione enograstronimica locale: territorio di agriturismi, produzioni a km zero e noccioleti, non abbiamo resistito ad un pranzo con materie prime locali!
Scegli l’agriristoro o la trattoria che più ti ispira, sarà difficile rimanere delusi. Molti locali propongono menù con prodotti tipici come le nocciole, la pasta fatta in casa e secondi di carne locale. Il tutto accompagnato da vini prodotti nella Tuscia.
Zuppa di castagne e ceci Cacio e pepe con nocciole Antipasto con prodotti tipici della Tuscia
Nel pomeriggio, se il tempo lo permette, consigliamo una visita e una breve passeggiata al vicinissimo Lago di Vico: gustati un aperitivo in riva al lago e goditi il sole che tramonta dietro il monte.
Ci sei mai stato/a? Vuoi qualche dritta su cosa vedere o mangiare? Lasciaci un commento!