Quasi al confine con la Toscana, c’è un posto sospeso tra cielo e mare: il Parco Archeologico di Vulci. Un sito archeologico-naturalistico di indubbia bellezza.
Ci troviamo nella maremma tosco-laziale e Vulci è un’antica città etrusca-romana risalente al IV secolo a.C., un tempo famosa per i commerci e l’artigianato.
Il Parco, costituito nel 1999, ospita quello che resta di una storia così antica. Trascorrere qualche ora qui significa coniugare natura, trekking, storia e archeologia.
E come scoprirete, sarà possibile scegliere l’esperienza più adatta per voi.
Siamo infatti immersi nella campagna dove scorre il fiume Fiora, che sfocia nel famoso lago del Pellicone, circondato dai canyon. Uno dei posti ideali della Tuscia dove trascorrere qualche ora all’aria aperta.
Percorsi del Parco
All’interno del Parco Archeologico di Vulci ci sono 3 percorsi di diversa lunghezza: il percorso breve (2,3 km), il percorso completo (3,5 km), il percorso natura (1,5 km). che si possono scegliere in base al tempo a disposizione e alle proprie capacità fisiche. Tutti prevedono la visita al Laghetto del Pellicone, “tappa obbligata” di ogni percorso.
Si parte dalla visita dei resti dell’abitato e dell’impianto termale. Qui è possibile ammirare i mosaici sul pavimento e scendere nei sotterranei.
Si visita poi il tempio Grande e il Mitreo. Proseguendo sul decumano, la via che attraversa la vecchia città, si superano i resti del sacello di Ercole e, attraversata la Porta Est, si esce dalla città antica.
Fuori dalla Porta ci sono i resti della Vasca, che aveva funzioni sacre. Proseguendo si scende verso la valle del Fiora. Il sentiero è fiacheggiato da staccionate e prosegue fino al percorso in salita che riporta sulla sommità del Pianoro. Da qui si riscende verso il laghetto del Pellicone, la parte naturalistica più bella del Parco.
Quello che più colpisce è la pace e la tranquillità che si respira in questo luogo, dove la campagna sembra essere sconfinata e si sente solo il soffio del vento.
Proseguendo con il percorso si avvistano cavalli e mucche maremmane al pascolo, in un silenzio impagabile.
Durante le stagioni più calde è consigliato portare acqua e cappellino, perchè quasi tutto il giro è esposto al sole.
Questa è la stagione ideale per fare un giro: la luce dorata si staglia sulle rocce e il clima è più mite.
A pochi minuti di macchina dalla Biglietteria del Parco si trova il Museo Nazionale Archeologico ospitato all’interno del Castello della Badia. Qui è possibile ammirare molti dei resti rinvenuti duranti gli scavi.
Lasciato quindi il Parco, è possibile proseguire per questa ulteriore tappa, a completamento di una giornata immersi nella storia.
Informazioni dettagliate le trovate qui .
Parco di Vulci in e-bike
Uno dei modi più divertenti di visitare il Parco di Vulci è noleggiando l’e-bike! Con soli 2€ in più rispetto al biglietto intero, quindi con 12€, si può percorrere il percorso più lungo del Parco senza praticamente faticare e impiegandoci poco tempo (quindi è l’ideale se si hanno solo 2 ore a disposizione per un percorso che ne prevede almeno 3).
L’addetta ci spiega velocemente come accenderla, quali sono le velocità disponibili e come cambiare marcia. Fissiamo gli zaini nel cestino e partiamo!
La prima tappa sono i resti della Villa Romana. Blocchiamo le bici e iniziamo la visita.
La comodità della bici elettrica è di poterla lasciare quando vogliamo e visitare i resti archeologici senza alcuna fretta.
Il percorso è abbastanza intuitivo, anche se le indicazioni non sono sempre perfettamente visibili. Occorre quindi confrontare spesso la mappa.
La meta finale è uno spettacolo unico: il laghetto del Pellicone. Ci arriviamo al tramonto e la luce dorata sulle falesie crea un’atmosfera unica.
Ovviamente utilizzare la e-bike è solo uno dei tanti modi per visitare il Parco. Le altre possibilità sono:
- a piedi
- in visita guidata
- con la propria mountain bike
- a cavallo (si, in piccoli gruppi e con la guida)
- tramite eventi (controllare il calendario sulla pagina ufficiale)
Nella stagione estiva sono programmate anche attività acquatiche tra cui canoa e aquatrek.
Infine vengono organizzati laboratori didattici, anche se in questo periodo occorre costantemente informarmi su cosa sia possibile fare o meno.
Cosa fare e vedere nei dintorni del Parco di Vulci
Ma cosa vedere nei dintorni? Il Parco Archeologico di Vulci si trova in una posizione ideale sia per raggiungere la costa, sia interessanti attrazioni nella vicina Toscana.
Consigliamo assolutamente di non perdere la cucina locale, quasi sempre con prodotti a km 0 e biologici.
Ecco una lista di quello che è possibile fare:
- Mangiare in uno dei tanti agriturismi della zona. Ci troviamo in un territorio dove le eccellenze eno-gastronomiche non mancano, terra di prodotti genuini e coltivazioni a Km 0. Per un’esperienza completa consigliamo di assaggiare carni, verdure bio e primi piatti a base di pesce o stagionali. Un posto su tutti che abbiamo provato? Il ristorante Il piccolo borgo . Garantiamo la genuinità dei prodotti e una location immersa nel verde davvero accogliente. Nel sito ufficiale viene consigliata la locanda interna al Parco “Locanda del Parco” e “Casale dell’Osteria”.
- Visitare il Giardino dei Tarocchi. Rimane sempre uno dei parchi più particolari e colorati che si possa visitare nel centro Italia. Voluto dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, raccoglie sculture in vetro Vorresti immortalare ogni angolo, scoprirne ogni scorcio e poi sederti su una panchina per un po’, solo per ammirare con quanta cura è stato costruito.
- Passeggiata al mare. Se la stagione lo permette, anche un tuffo! Siamo vicini al litorale e anche alle spiagge più belle della zona. A pochi Km troviamo Montalto di Castro e Pescia Romana, ma se ci spingiamo oltre i confini laziali si aprirà la Riserva Naturale della Feniglia, dove si possono incontrare anche famiglie di cervi in libertà.
Questo percorso e quello che vedere nei dintorni è un programma ideale per una gita fuori porta di un giorno o un weekend.
Che ne pensate?